Il Santuario di Ercole Vincitore
Aperto solo da pochi anni al pubblico, ti consigliamo di prendere un tour per riuscire a comprendere questo sito, in cui archeologia classica e industriale si fondono letteralmente l’una nell’altra. È un luogo unico al mondo, che ha accompagnato la storia di Tivoli attraverso i secoli. Quando giungerai nella Via Tecta chiudi gli occhi e questa galleria oggi silenziosa, tornerà a brulicare di vita e di vite: dai pastori protagonisti della transumanza, con le loro greggi protette da Ercole, agli operai della fabbrica di armi per produrre archibugi per il Papa, alle donne che sfilacciano gli stracci per la produzione della carta. Siediti sugli spalti del Teatro e goditi il panorama!
Un luogo “elettrizzante”
C’è una torretta davvero speciale che fa parte di una struttura più moderna e che caratterizza il profilo del Santuario ormai dagli anni ’80 del XIX secolo. Si tratta della Torretta Canevari, punto terminale dell’omonimo canale, che convogliava le acque del fiume Aniene per sfruttarle ai fini della produzione di energia elettrica. Ti sorprenderà sapere che la prima Centrale Idroelettrica di Italia venne realizzata a pochi metri dal Santuario di Ercole e che Tivoli nel 1886 è stata la prima città illuminata del paese! Solo qualche anno più tardi arrivò un primato mondiale: per la prima volta si procedette al trasporto di energia elettrica alternata da una città a un’altra, fu così che Tivoli illuminò Roma! Non è elettrizzante?
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